Berrettini guarda avanti: "Adesso voglio fare bene agli Us Open"
"All'inizio della stagione abbiamo deciso che non avremmo pensato al mio ranking perché avevamo tanti dubbi, intanto sul mio corpo. La cosa più importante è che sto bene e che gioco bene.
Se queste due cose succedono, posso fare bene. Voglio farlo allo Us Open e in tutta l'estate americana. Un buon obiettivo può essere arrivare tra i primi 30 per l'Australian Open". Così Matteo Berrettini dopo il secondo successo stagionale, nella finale a Gstaad contro il francese Quentin Halys, che lo porterà domani a rientrare tra i top 50.
"E' una sensazione incredibile, sembra ieri che vincevo qui il mio primo titolo, sei anni fa. E invece - ha aggiunto il romano - da allora sono successe tante cose. Sono felice di poter giocare e godermi, credo di aver ritrovato le sensazioni di sei anni fa in questa settimana".
Le sensazioni sulla finale vinta
Parlando del match, l'azzurro ha sottolineato che "per Quentin era la prima finale e dunque tante cose possono essergli passate per la testa soprattutto dopo l'interruzione per la pioggia e aver perso il servizio. Io all'inizio ho dovuto trovare come giocare - ha spiegato - perché ogni giorno le condizioni qui sono cambiate, oggi era freddo e umido. Ho comunque trovato la giusta energia e al rientro dopo l'interruzione ho trovato il focus perfetto".