Eurolega, troppo Fenerbahce per la Virtus, che senza Belinelli e Shengelia non regge
Fenerbahce-Virtus Bologna 88-75
La sfida tra la quinta e la terza in classifica nel brulicante catino della Ulker Sport Arena ha visto la Virtus dover fare di necessità virtù, soprattutto perché priva degli infortunati Belinelli e Shengelia. Dopo una tripla a testa, le due rivali iniziavano a fare a botta punto su punto, con il centro dei turchi Motley a fare lo show, come dimostrato dai 14 punti realizzati nel primo quarto, alla fine del quale una grande giocata da parte di Lundberg portava il punteggio sul 21-25 momentaneo.
Il secondo periodo vedeva Pajola esibirsi trovando la sua seconda tripla della serata. Ma era una tripla che scatenava la reazione arrembante dei turchi, i quali venivano colpiti nell'orgoglio dopo il provvisorio +9 del quale si pavoneggiavano i felsinei. Ed era proprio un fallo antisportivo di Pajola, seguito da una tripla del fino a quel momento dormiente Sanli, che accendeva la miccia turca. Una miccia che poi faceva esplodere la reazione firmata da Wilbekin, autore della boma del momentaneo sorpasso, e poi nuovamente da Motley, che chiudeva il primo tempo con 19 punti contro i 14 di Lundberg, capo della resistenza ospite.
Blackout emiliano
Nel finale di secondo quarto due triple di Wilbekin mantene vano i turchi in vantaggio di cinque punti, ma era dopo l'intervallo che il Fener si scatenava, portandosi prima sul +9 con una spettacolare schiacciata di Noua e poi sul +13 dopo un tiro di Wilbekin e un un gioco da tre in pitturata del solito Motley, che sbagliava il tiro libero ma comunque provocava l'uscita di Dunston, al quarto fallo. Da quel momento in poi, al blackout tecnico seguiva anche un crollo fisico, con il solo Lundberg che provava a suonare la carica tra gli emiliani, che nei primi nove minuti del terzo quarto segnavano appena tre canestri in totale, un bottino oltremodo misero.
Amministrazione turca
In quarto periodo iniziava con i padroni di casa in vantaggio di 15 lunghezze, una rendita che veniva amministrata in modo piuttosto cauto da parte degli uomini di Jasikevičius, mentre quelli di Banchi ci provava no a piccoli passi, come accade dopo il tiro da due di Hackett che porta il passivo a -10 e dava fiducia agli italiani. Il time out richiesto dal tecnico lituano a sette minuti e mezzo dalla fine dopo il canestro del -8 da parte degli emiliani era un chiaro segnale di titubanza. I bolognesi, però, non riuscivano mai a trovare il filotto di punti giusti per rimettersi sotto, e un tiro 'ignorantissimo' del fino a quel momento abulico Dorsey riportava il Fener avanti di 12 punti a quattro minuti e 15 secondi dal termine.
Il tifo locale, mai domo e sempre passionale, trascinava così i suoi al trionfo finale, il 14esimo della loro stagione attuale di Eurolega, arrivato per 88-75. Protagonista assoluto a livello numerico quel Motley capace di realizzare un'eloquente doppia doppia fatta di 23 punti e 11 rimbalzi totali. La differenza canestri, dopo la sconfitta per otto punti alla Segafredo Arena, risulterebbe dunque favorevole ai turchi in caso di arrivo in parità a fine stagione. Per la squadra di Banchi, uno schiaffo importante, ma ricevuto in un campo europeo dove ha perso persino il possente Real Madrid.