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Eurolega: Milano parte bene ma viene ripresa e abbattuta dal Real trascinato da Llull e Campazzo

Antonio Moschella
Milano
MilanoProfimedia
Troppo forti gli spagnoli per la squadra di Messina, che dopo un bell'inizio deve mordere la polvere. Finisce 88-71 per gli spagnoli.

È stato un Sergio Lllul devastante il protagonista del match tra Real Madrid e Olimpia Milano. Un match nel quale gli spagnoli padroni di casa sono partiti con il freno a mano tirato per poi dilagare nel secondo tempo, quando il playmaker di Minorca si è esaltato tra assist e triple, ben cinque su dieci, per affondare la squadra di Ettore Messina.

E dire che Milano aveva avuto un grande inizio, sorprendendo i locali con un dinamismo fuori da ogni concezione e lottando su tutti i palloni. Un ottimo primo quarto nel quale oltre al 19-25 il Real ha fatto molti falli metteva la squadra lombarda nelle condizioni di spingere in modo ottimale, puntando a un allungo nel secondo quarto di +8 dopo le grandi esibizioni di Shields e Mirotic, migliori marcatori del primo tempo. L'ex di turno, beccato molto spesso dal pubblico locale, ha realizzato un bell'inizio ma poi è stato travolto dal deciso ritorno dei padroni di casa.

Llull show

Prima dell'intervallo una tripla di Llull sanciva il momentaneo pari (42-42). Un colpo che arrivato sulla sirena galvanizzava gli spagnoli e metteva in appresione Melli e compagni, consapevoli che si stava avvicinando la tempesta. Una tempesta che portava le firme prima di Campazzo, che iniziava il terzo quarto con dentro il fuoco sacro dell'ispirazione massima, e poi di Llull, che con una tripla forzata permetteva ai suoi di allungare in modo decisivo.

Era il sorpasso che avrebbe significato la botta finale per Milano, che all'inizio del quarto periodo di vedeva messa con le spalle al muro da un break devastante da parte degli spagnoli, un break suggellato da un alley-oop di Llull per Poirier, che schiacciava facendo ruggire tutto il WiZink Center di Madrid. Poi la tripla del veterano Rudy Fernandez  sanciva il +17, un vantaggio irraggiungibile per i milanesi, che dopo la sconfitta per 88-71 restano fermi a metà classifica. Contro i primi della classe, vincitori di quattro gare su quattro, giocare un tempo e mezzo non è bastato.

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