GP Messico: trionfo di Sainz davanti a Norris, podio rosso con Leclerc terzo
La Ferrari si ripete, dopo gli Stati Uniti trionfa con Sainz in Messico portando a cinque le vittorie stagionali. Poteva essere una doppietta rossa ma Leclerc, fino a quel momento secondo, a dieci giri dal termine deve accontentarsi della terza posizione, messo sotto pressione e fuori pista da Norris. Il monegasco con rabbia nel finale riesce poi a conquistare il punto addizionale con il giro veloce che completa la festa. Il team del Cavallino non vinceva in Messico dal 1990.
Con questo risultato la Ferrari (537 punti) sorpassa la Red Bull (512) nel campionato costruttori e si mette a caccia della McLaren (566). In classifica piloti sempre saldo in testa Verstappen (362 punti), seguito da Norris (315) e Leclerc (291).
La gara
In partenza Verstappen brucia Sainz che finisce sull'erba e taglia la chicane, vedendosi poi costretto a restituire la posizione alla Red Bull. Dietro al duo di testa i piloti sfilano con le posizioni invariate, con Norris terzo e Leclerc quarto, ma c'è subito una safety car per l'uscita di Tsunoda, toccato di Albon. Il tempo di pulire la pista e si riprende al sesto giro, dove un Sainz particolarmente agguerrito si mette subito alla caccia di Verstappen e al nono giro riesce a infilarlo all'interno riprendendosi la prima posizione.
Dietro prova ad approfittare del momento di difficoltà dell'olandese anche Norris, che ingaggia un testa a testa dal quale esce vincitore il terzo incomodo: Leclerc, che si infila e li sorpassa entrambi piazzandosi dietro a Sainz per una fantastica doppietta rossa.
Intanto i giudici giudicano irregolare la difesa di Verstappen su Norris e infliggono all'olandese 10 secondi di penalità, che poi diventano 20 dopo un'uscita di pista da cui aveva tratto vantaggio. Il campione del mondo torna così ai box per scontare la penalità e Norris sale in terza posizione. A quindici giri dalla conclusione i primi tre sono raggruppati in otto secondi, dietro di loro il vuoto, con Russell a 26 secondi tallonato da Hamilton e Verstappen sesto a dieci secondi dall'olandese.
Leclerc ha qualche difficoltà con i doppiati con gomme fresche, nella fattispecie Stroll, e così Norris ne approfitta per avvicinarsi al ferrarista cercando di andare sotto il secondo per puntare sul drs. Il pilota della McLaren a dieci giri dal termine piazza il giro veloce e si porta a mezzo secondo iniziando la bagarre. La pressione dell'inglese finisce per mandare fuori giri Leclerc che esce di pista ma riesce a evitare il muro rientrando in gara, anche se deve cedere la seconda posizione al pilota della McLaren.
Norris si mette a girare sui tempi di Sainz, che mantiene 7 ssecondi di vantaggio, mentre dietro Leclerc sembra ormai accontentarsi del terzo posto. Bella e lunga la bagarre dietro tra Hamilton e Russell, con il pluri campione del mondo che alla fine a cinque giri dalla conclusione riesce a passarlo salendo al quarto posto. Le posizioni non cambieranno più e nel finale Leclerc si prende il punto addizionale per il giro veloce, completando la festa rossa.
Sainz: "Volevo un'ultima vittoria prima di lasciare la Ferrari"
"Era da tempo che volevo un'ultima vittoria prima di andare via dalla Ferrari, riuscirci davanti a questo pubblico è stato fantastico. Comunque se dovesse capitare un'altra opportunità di proverò ancora". Lo dice un Carlos Sainz visibilmente emozionato dopo la vittoria del Gp del Messico, suo quarto successo in carriera e secondo stagionale dopo quello in Australia a inizio stagione.
"È incredibile vincere davanti a questo pubblico - dice ancora il pilota spagnolo -, qui in Messico mi sono sempre sentito a casa: ho sentito il loro supporto per tutto il weekend". Poi una battuta sul sorpasso a spese di Verstappen, che lo aveva preceduto in partenza. "Non avevo preparato il sorpasso, ero infastidito per aver perso la posizione al via - spiega - e volevo sorprenderlo perché è difficilissimo da superare. Ero indietro ma mi sono detto che non avevo nulla da perdere. Ho cercato di attaccarlo dall'interno, per tutto il weekend sono stato molto sicuro in frenata alla Curva 1 e quando è servito ce l'ho fatta".