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Maratona di New York: vincono l'olandese Nageeye e la keniana Chepkirui

ANSA
Abdi Nageeye
Abdi NageeyeSARAH STIER/GETTY IMAGES NORTH AMERICA/Getty Images via AFP
Niente da fare per i favoriti Tola, quarto, e Obiri, superata a 300 metri dall'arrivo.

28 anni dopo il successo di Giacomo Leone, un europeo si è imposto nella maratona di New York, arrivata all'edizione numero 53. In realtà l'olandese Abdi Nageeye, argento sui 42,195 km all'Olimpiade di Tokyo, ha origini somale ma tant'è: il suo passaporto è quello 'orange' e questo basta per farne 'l'erede' di Leone.

Sulle strade della Grande Mela, reduce dal ritiro ai Giochi di Parigi, ha vinto in 2h 07'39", andandosene intorno al 34esimo chilometro assieme al keniano Evans Chebet, vincitore a New York due anni fa, e lasciando sul posto il grande favorito della vigilia Tamirat Tola, l'etiope oro olimpico a Parigi e che veniva descritto come ancora in smaglianti condizioni di forma.

Tola era anche il "campione in carica" di New York, avendo vinto l'anno scorso con il record della corsa di 2h 04'58". Invece Tola ha dovuto accontentarsi del quarto posto, mentre a vincere è stato appunto Nageeye, che ha battuto Chebet "allo sprint", ovvero con un allungo a mezzo chilometro dal traguardo al quale il keniano non è stato più in grado di rispondere.

Nageeye: "Un obiettivo da almeno tre anni"

"Sono felicissimo - le sue parole dopo il trionfo -. Quella di New York è 'el Clasico' delle maratone, e vincerla era un mio obiettivo da almeno tre anni".

A completare il podio l'altro keniano Albert Korir, che ha preceduto di 12 secondi Tola (2 ore 08'00" contro 2 ore 08'12"). Quinto un altro keniano già vincitore (due volte) a New York, Geoffrey Kamworor, in 2 ore 08'50".

Tra le donne vince ancora una keniana, Chepkirui

Nella prova femminile Hellen Obiri ha visto sfumare il sogno di vincere per due volte consecutive sia a New York che a Boston.

Dopo il tris di affermazioni tra il 2023 e la primavera di quest'anno, la keniana bronzo olimpico di maratona a Parigi ha dovuto arrendersi negli ultimi 300 metri di gara alla maggior freschezza della connazionale Sheila Chepkirui, alla quinta maratona della carriera e al primo successo proprio nell'esordio a NY, prima al traguardo in 2h24'35", per la sesta vittoria consecutiva di una keniana a New York, con la Obiri seconda a quattordici secondi in 2h24'492.

Terza in 2h25'21", per la tripletta Made in Kenya, la 41enne veterana e plurimedagliata in pista Vivian Cheruiyot, ancora sul podio in una grande maratona internazionale.

Quarto posto per la rappresentante del Bahrain Eunice Chumba (2h25:58), quinta la svizzera Fabienne Schlumpf (2h26:31), sesta la migliore delle statunitensi, Sara Vaughn, in 2h26:56. Chiude dodicesima l'altra veterana Edna Kiplagat, 45 anni e ancora tanta voglia di correre sulle strade di mezzo mondo.