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Amichevoli: pari per Roma e Fiorentina, Bologna e Lazio vincono due trofei in Spagna

Matias Soule e Dwight McNeil
Matias Soule e Dwight McNeilBEN ROBERTS PHOTO/Getty Images via AFP
2-2 per i toscani in un insolito match da tre tempi col Friburgo. I giallorossi pareggiano con l'Everton. Emiliani e biancocelesti ok contro Maiorca e Cadice.

La Fiorentina ha pareggiato 2-2 l'amichevole disputata oggi in Germania contro il Friburgo con la formula di tre tempi da 45 minuti: a segno per i viola Moise Kean nel primo tempo e Rolando Mandragora nella ripresa su rigore, nel terzo tempo rimonta dei tedeschi con Michael Gregoritsch dal dischetto e Maximilian Philipp.

Soulè in grande spolvero

La Roma, nell'ultima amichevole prima dell'inizio del campionato, ha pareggiato per 1-1 contro l'Everton nella sfida che chiude la tournée in terra inglese.

De Rossi lascia Dybala inizialmente in panchina ma lancia in attacco Matias Soulè-Artem Dovbyk. Proprio l'argentino, al minuto 39, sale in cattedra servendo l'assist per Lorenzo Pellegrini che batte il portiere avversario per il vantaggio romanista con il quale si va all'intervallo. 

Nella ripresa, poi, l'Everton ci prova riuscendo a trovare il pari grazie a Calvert-Lewin che supera Evan N'Dicka e deposita in rete il gol che vale l'1-1 finale.

Bologna e Lazio ok in Spagna

Il Bologna, nell'ultima amichevole pre campionato, ha vinto ai calci di rigore contro il Maiorca. La sfida contro la squadra spagnola era finita 1-1 dopo i tempi regolamentari, con i felsinei in gol ancora una volta con l'argentino Santiago Castro, reduce da una ottima preparazione estiva.

Anche la Lazio è andata in scena in Spagna e anche i biancocelesti hanno conquistato un trofeo chiudendo in bellezza il pre campionato senza sconfitte: contro il Cadice i ragazzi di Marco Baroni hanno battuto 1-0 i padroni di casa conquistando il "Ramón De Carranza".

Il nuovo mister, ancora una volta, si affida alla vecchia guardia con Gaetano Castrovilli unico nuovo acquisto in campo dal primo minuto e il tridente composto da Mattia Zaccagni, Taty Castellanos e Gustav Isaksen, con Pedro assente giustificato per la nascita della figlia Adriana. Il primo tempo non regala grandi emozioni, eccezion fatta per un colpo di testa dell'argentino che finisce alto.

 La ripresa, con l'ingresso dei nuovi acquisti come Tijjani Noslin e Fisayo Dele-Bashiru, e più avanti di Loum Tchaouna, è tutt'altra musica: Il vantaggio arriva proprio sull'asse Tchaouna-Noslin con il primo che crossa in area e l'ex Verona bravo a girare in porta di testa. La palla, prima di insaccarsi, tocca la traversa rimbalzando oltre la linea per il vantaggio laziale. Neanche 3 minuti e la Lazio potrebbe raddoppiare con Castellanos, ma la sua conclusione si stampa sul palo negando all'argentino la gioia del gol.

Al triplice fischio, però, è la Lazio a vincere mantenendo l'imbattibilità prestagionale e conquistando un trofeo che mai nessuna italiana prima, nonostante le partecipazioni di Milan, Inter, Torino, Fiorentina e Juventus, era riuscita a vincere. Al di là del risultato, però, per Baroni quello che conta è aver già impresso il proprio marchio sulla squadra, apparsa seppur solo a sprazzi, la creatura che ha in mente il tecnico. Una iniezione di fiducia in vista dell'esordio in campionato contro il Venezia, fissato per il 18 agosto, quando all'Olimpico si presenteranno non solo i lagunari ma anche almeno 26.000 tifosi, dato con il quale si è chiusa la campagna abbonamenti biancocelesti.