Una sliding door imprevista. La nostra "gola profonda" ci racconta che ci sarebbe stato un clamoroso sorpasso per la panchina della Juventus, con Allegri che sembra destinato comunque all'addio. Non sarà però colui che era stato finora in pole, Thiago Motta, il prossimo allenatore dei bianconeri, ma molto probabilmente un vecchio conoscente: Antonio Conte. 

A cambiare le sorti delle panchine, un evento. Quando tutto sembrava fatto in ottica Juve per il tecnico del Bologna, la sconfitta del Paris Saint Germain in Champions League avrebbe stravolto le carte in tavola. Il proprietario del club parigino Nasser Al-Khelaïfi non sarebbe mai stato troppo convinto delle performance di Luis Enrique in panchina, decidendo di vincolare la sua permanenza alla finale di Champions League. La sconfitta dolorosa con il Dortmund avrebbe dato il via alla rivoluzione, e il nuovo nome individuato per la panchina sarebbe proprio lui, l'ex giocatore dei parigini Thiago Motta. A portare consiglio è stata probabilmente la notte, visto che il proprietario dei PSG, a caldo, aveva confermato il tecnico spagnolo rispondendo a brutto muso a chi metteva in dubbio la permanenza.

Contattato dalla società, Motta avrebbe espresso gradimento per la proposta del suo ex club con cui ha giocato sei anni, comunicando la novità anche alla Juventus, che avrebbe così deciso di dirigersi sul'altro tecnico in lizza, e cioè Antonio Conte.

Un ritorno voluto da Elkann 

Come sfondare una porta aperta. L'allenatore leccese aveva infatti già messo la sua ex squadra in cima a tutte le sue preferenze, avvisando anche il Milan che aveva fatto un timido tentativo prima di arrendersi alle priorità del tecnico. 

Proprio come era stato per Allegri, Antonio Conte sarebbe il prescelto dalla proprietà bianconera, e per l'esattezza dal proprietario John Elkann, probabilmente poco incline a salti nel vuoto con un allenatore ancora "non testato". Una decisione che però non metterrebbe tutti d'accordo a Torino, visto che era stato proprio il nuovo Director of Football dei bianconeri, Cristiano Giuntoli, a mettere in cima alla sua lista Thiago Motta.

Come si usa dire, il mercato è liquido e tutto può cambiare, e quello degli allenatori non fa eccezione, anche se quando si muovono i presidenti in prima persona le promesse sono più difficili da sciogliere. Se così dovessero finire le cose, avrebbero vinto le priorità dei tecnici, basate sul legame affettivo da ex giocatori ma non solo: quella di Motta per il Psg e quella di Conte per la Juve.